Parma-Milan: "Bisognava battagliare di più per difendere il vantaggio"


Il tecnico del Milan Allegri (ANSA)
Parma, 8 novembre 2025 – Dopo il ko all’esordio contro la Cremonese e il pareggio di poche settimane fa contro il Pisa, il Milan viene fermato sul 2-2 da un Parma coraggiosissimo e, pur agganciando il Napoli a quota 22 punti, lascia per strada altri punti preziosi contro una squadra della parte destra della classifica, non sfruttando l’opportunità di balzare almeno per una notte da solo in vetta alla graduatoria. Un pari che sembrava pura utopia dopo una prima mezz’ora in cui gli uomini di Allegri, con grande cinismo, si erano costruiti il doppio vantaggio grazie al gol di un Saelemaekers molto in palla e al rigore trasformato da Leao (e guadagnato sempre dal belga). Nel finale di tempo, dopo l’errore sottoporta di Nkunku, il corso della partita è però cambiato, perché il Parma ha accorciato le distanze con la magia di Bernabé in pieno recupero e poi è rientrato dagli spogliatoi con grande furore agonistico, sfiorando a più riprese un pari poi acciuffato grazie al colpo di testa vincente di Delprato al 62’. Soltanto dopo il 2-2, i rossoneri si sono ridestati e ha ricominciato a macinare gioco creando diverse palle gol nitide che però non hanno capitalizzato consentendo ai ducali di strappare un pari alla fine meritato e conquistato con cuore. È palpabile la delusione per la rimonta subita nelle parole del tecnico rossonero Massimiliano Allegri, a fine partita ai microfoni di DAZN: “Le partite di calcio si capovolgono in un attimo, nel bene e nel male. Alla fine del primo tempo la partita sembrava in controllo, anche se avremmo potuto fare un po’ meglio nella gestione della palla. Abbiamo subito il gol di Bernabé a un minuto dall’intervallo ed era normale che nella ripresa che loro ci saltassero addosso. Noi non siamo riusciti a rimanere tranquilli e lasciavamo passare palloni in area con troppa facilità. C’era da fare un po’ di guerra e di battaglia e invece noi siamo stati troppo passivi. Dopo abbiamo creato altre situazioni importanti ma anche Maignan ha fatto alcune belle parate. Bisogna crescere e battagliare quando non si riesce a giocare”. Innegabile che contro le medio-piccole i rossoneri abbiano faticato di più che contro le big: “Bisogna lavorare e migliorare. Contro il Pisa la situazione era diversa, contro la Cremonese uguale. Oggi, come ho detto, c’era da battagliare per difendere il 2-1 e non lo abbiamo fatto”.
A lasciare maggior rammarico al tecnico toscano sono i due gol subiti: “Quello che mi fa più rabbia sono i due gol subiti. Alla fine del primo tempo non si può concedere un tiro in porta su una palla facile. La palla va tenuta o messa in fallo laterale, perché poi è troppo difficile riprendere il bandolo della matassa. Siamo rientrati in campo imbambolati e ci siamo svegliati dopo il 2-2. Abbiamo ricominciato a giocare e creato occasioni importanti”. Tra gli aspetti più positivi, l’intesa tra Leao e Pulisic nel finale: “Stanno ritrovando la condizione. Anche Estupinan era tanto che non giocava e ha salvato un gol. Pulisic è rientrato bene e ha avuto una grande occasione. Aspettiamo Rabiot e anche Jashari sta crescendo di condizione. È una questione di capire i momenti della partita. Se non li capiamo, ripetiamo sempre le stesse cose”. Adesso la sosta e poi il derby: “Se la sosta ci farà bene o male lo capiremo dopo il derby. Intanto recuperiamo energie stando tra le prime quattro, che è il nostro obiettivo. Sappiamo che ci dobbiamo arrivare. Abbiamo vinto tanti scontri diretti e fatto pochi punti con le medio-piccole. Bisogna migliorare su questo aspetto”.
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